Eruannon

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sabato 17 dicembre 2011

Una sera di Settembre

              Al calar della notte Ophelia iniziò  a  raccontare una favola sul re della foresta, il leone.




L’ambizione e la vanità non pagano


Tanto tempo fa…in una foresta fitta e pericolosa abitava un leone
giovane e coraggioso. Da  un po’ di giorni aveva un problema di salute e quindi non poteva più cacciare. Così la sua amica volpe, in cambio di un po’ di carne con cui sfamarsi, accettò di aiutarlo.
Un giorno la volpe vide un cervo e lo seguì .Cammina cammina il cervo si fermò vicino ad uno specchio d’acqua e guardando la sua immagine riflessa iniziò a ripetere:- Sono bello ed attraente.
Ma all’improvviso urlò:-Ahhhh! Una macchia sul mio mantello pulito e splendente! Aiutatemi……
La volpe, sentendo queste lamentele, pensò di approfittarne e corse subito dal leone che informato dell’ accaduto fu ben felice
dell’idea avuta dalla sua fedele amica .Quest’ultima di gran fretta ritornò dal cervo e gli disse :-Ho sentito le tue urla….  Cosa ti è successo?-
-Ho una macchia nera che rovina il mio stupendo mantello -replicò il cervo. E la volpe :-Vieni con me , sarò ben felice di pulire il tuo mantello .
Con passo veloce la volpe condusse il cervo vanitoso nella caverna del leone che lo uccise e ne fece uno spuntino per sè e per la sua fedele amica volpe.



Alla fine del racconto di Ophelia , Ellet  disse-Anch’io ho qualcosa da raccontare sul re della  foresta. E incominciò
dicendo……







Tempo fa in una foresta viveva un leone. Ormai avanti negli anni , aveva qualche difficoltà a cacciare , così pensò ad un modo per catturare le sue prede senza fatica e senza destar alcun sospetto.
Si ritirò dentro un caverna, un posto buio dove nessuno poteva vederlo quando divorava le sue prede.
Una volta un cervo vanitoso ed una volpe astuta si avvicinarono alla grotta e pensarono di far visita al leone.Il cervo entrò, ma la volpe si accorse che sul terreno c’erano solo orme che entravano e non uscivano, così si tirò indietro.
Il povero cervo non uscì più. La volpe, sentendo molto ruggiti, si spaventò e scappò a zampe levate.




Quando Ellet ebbe terminato il suo racconto, anche Faith volle dire la sua.....







Un leone , da qualche giorno, stava chiuso nella sua caverna a causa di un brutto raffreddore. A fargli compagnia c’era la sua compagna di avventure, l’astuta volpe .
Un giorno un cervo vanitoso ed ambizioso, voleva uccidere il re della foresta per prendere il suo posto; così una notte entrò nella caverna e cercò di trafiggerlo con le sue corna appuntite. Non si accorse però della presenza della volpe. Così il cervo fuggì e il mattino seguente il leone venuto a sapere dell’acccaduto, mandò le sue guardie dal cervo.La vendetta fu messa in atto e il cervo venne punito con la morte. Il leone, insieme alla volpe e ai suoi sudditi, mangiarono il cervo e dopo cena in segno di riconoscenza  la volpe fu nominata consigliere di corte.



Alla fine del racconto di Faith, la quarta fata Naida disse:- E’ vero l’ambizione e la vanità non valgono a nulla, bisogna accontentarsi della propria condizione e non desiderare la roba altrui. A questo proposito voglio raccontarvi due piccole favole con nuovi protagonisti, un lupo, un’aquila, un corvo e un pavone.
Ascoltate…..



C’era una volta un lupo molto prepotente e padrone del bosco.Un giorno un’aquila molto buona e bella si trovò nel bosco . I due si incontrarono ed il lupo vedendola restò sbalordito dalla sua bellezza. 
Il lupo pensando che l’aquila potesse prendere il suo posto all’interno del bosco l’accusò di un malfatto commesso da lui stesso. I due cominciarono a litigare, fino a quando il lupo con un balzo cercò di mangiarla. Con un colpo d’ali l’aquila si alzò in volo rendendosi irraggiungibile al lupo. Ma un altro animale saggio del bosco aveva assistito a tutta la scena compreso al malfatto commesso dal lupo per cacciare l’aquila. Così raccontò a tutti gli animali del bosco l’accaduto e quest’ultimi arrabbiati cacciarono il lupo per sempre dal loro regno.







Tanto tempo fa in un luogo poco conosciuto dagli uomini , abitavano un pavone bello e vanitoso ed un corvo brutto e nero come la notte.
Il corvo era molto invidioso della bellezza del pavone e così un giorno, vedendo per terra delle piume di uccelli, gli venne un’ idea.
Dopo qualche ora il corvo si presentò agli altri uccelli del bosco coperto dalle loro piume colorate; a quel punto i volatili decisero di dargli una lezione. Lo sgridarono talmente forte che il corvo ebbe così tanta paura che si tolse immediatamente le piume colorate e da quel giorno fu orgoglioso delle sue piume nere.




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